Aiutandoci con i due documenti qui affissi, si rende necessaria una minima analisi. Gli altri due scaglioni (quello da 1400 euro e quello da 700 euro) non li abbiamo ottenuti perché non abbiamo raggiunto gli obiettivi che l’azienda aveva prefissato. E allora vediamoli questi obiettivi.
- Guardando il documento si evince che il target “Vendite di ipermercato” è stato mancato di circa 3 milioni e mezzo di euro. Visto che una cifra del genere non la si fa certo in un giorno (…) viene da chiedersi: siamo stati poco bravi noi, o l’obiettivo fissato arbitrariamente dall’azienda era palesemente fuori portata?
- Sulla voce “Margine di contribuzione dell’Ipermercato”, a fronte di un conseguito 2008 di 1300000 euro circa, ci avevano fissato un obiettivo di 5 milioni e rotti! Ne abbiamo fatti 2800000 circa (quindi più del doppio dell’anno scorso!), ma non sono bastati…
- La chicca finale arriva però quando diamo uno sguardo alla voce “Margine di contribuzione di Area” (intesa come “Area ipermercati Centro Nord”), dove notiamo che l’obiettivo richiesto era di 5600000 euro e rotti. Se ne deduce che dal nostro iper si aspettavano che portasse da solo il 90% del margine di contribuzione di tutta l’area!
Ci sarebbero abbastanza elementi per ritenere quella del salario variabile una bella presa i giro nei confronti di un ipermercato (il più alto vendente di Unicoop Tirreno) al quale si pongono obiettivi che definire sfidanti è poco, ma noi vogliamo preoccuparci il giusto di questo aspetto. Ci prendiamo di buon grado questa cifra nella consapevolezza che valiamo di più e che il merito è tutto e solo di noi lavoratori. Ma soprattutto nella convinzione che a breve dovranno arrivare risposte di avanzamenti e riconoscimenti stabili per i dipendenti, oltre che un clima migliore. Aspettiamo sostanza, non le mance.
Rsu