giovedì 22 luglio 2010

CHIARIMENTI E RIFLESSIONI SUL SALARIO VARIABILE

Partiamo dalla notizia. Abbiamo raggiunto il salario variabile nel suo scaglione “salvagente”, cosiddetto perché introdotto al fine di garantire ai lavoratori almeno una cifra minima nel caso non si fossero raggiunti gli obiettivi ma avessimo comunque fatto meglio dell’anno precedente: nella prossima busta paga ci saranno 350 euro lordi per i full-time quarto livello “b”, con le relative riparametrazioni per i part time e per gli altri livelli.
Aiutandoci con i due documenti qui affissi, si rende necessaria una minima analisi. Gli altri due scaglioni (quello da 1400 euro e quello da 700 euro) non li abbiamo ottenuti perché non abbiamo raggiunto gli obiettivi che l’azienda aveva prefissato. E allora vediamoli questi obiettivi.


- Guardando il documento si evince che il target “Vendite di ipermercato” è stato mancato di circa 3 milioni e mezzo di euro. Visto che una cifra del genere non la si fa certo in un giorno (…) viene da chiedersi: siamo stati poco bravi noi, o l’obiettivo fissato arbitrariamente dall’azienda era palesemente fuori portata?


- Sulla voce “Margine di contribuzione dell’Ipermercato”, a fronte di un conseguito 2008 di 1300000 euro circa, ci avevano fissato un obiettivo di 5 milioni e rotti! Ne abbiamo fatti 2800000 circa (quindi più del doppio dell’anno scorso!), ma non sono bastati…


- La chicca finale arriva però quando diamo uno sguardo alla voce “Margine di contribuzione di Area” (intesa come “Area ipermercati Centro Nord”), dove notiamo che l’obiettivo richiesto era di 5600000 euro e rotti. Se ne deduce che dal nostro iper si aspettavano che portasse da solo il 90% del margine di contribuzione di tutta l’area!


Ci sarebbero abbastanza elementi per ritenere quella del salario variabile una bella presa i giro nei confronti di un ipermercato (il più alto vendente di Unicoop Tirreno) al quale si pongono obiettivi che definire sfidanti è poco, ma noi vogliamo preoccuparci il giusto di questo aspetto. Ci prendiamo di buon grado questa cifra nella consapevolezza che valiamo di più e che il merito è tutto e solo di noi lavoratori. Ma soprattutto nella convinzione che a breve dovranno arrivare risposte di avanzamenti e riconoscimenti stabili per i dipendenti, oltre che un clima migliore. Aspettiamo sostanza, non le mance.




Rsu