Nella
giornata di ieri, lunedì 16 giugno, abbiamo ricevuto la risposta di Unicoop
Tirreno alla nostra richiesta di riconoscimento dei rappresentanti Usb e di partecipazione
al tavolo di confronto sindacale fissato per il prossimo 24 giugno riguardante
i negozi Coop della città di Livorno. La
risposta è stata negativa, quindi Usb (sindacato largamente rappresentativo sia
nei negozi livornesi sia nei negozi Unicoop Tirreno anche delle altre regioni)
rimarrà ancora una volta escluso.
Ricordiamo
che nell’incontro del 21 maggio scorso l’azienda aveva comunicato che la
composizione del tavolo nella sua parte sindacale sarebbe stata di decisione
delle organizzazioni sindacali stesse, quindi è evidente come ancora una volta ad escludere la nostra organizzazione (e i lavoratori che
rappresentiamo) sono proprio Cgil-Cisl-Uil, che del resto avevano infatti
già preso le distanze dalla nostra richiesta (tra l’altro non durante
l’incontro ma solo dopo, in fase di redazione del verbale…).
La
decisione dell’azienda era stata tra l’altro anticipata (o dettata?) da un
comunicato datato 11 giugno delle Rsa Cgil del negozio 1 La Rosa, come sempre
in prima linea nel porre il veto alla presenza di Usb. Un comunicato nel quale,
nonostante il nostro comportamento conciliante e di apertura durante il
suddetto incontro del 21 maggio, parlavano con toni farneticanti di “normative”
da rispettare, senza dire però che
quelle normative sono state scritte da loro (Cgil-Cisl-Uil) a loro immagine e
somiglianza e non da una legge dello Stato (cosa di per sé già grave per un
paese che dovrebbe definirsi civile), e senza dire neanche che quelle normative
sono state ideate proprio come una trappola per il sindacalismo di base. Loro
queste cose le sanno bene, ma le omettono studiatamente.
Questo sistema
antidemocratico ci fa paura, così come ci fa paura chi lo sostiene. Si tratta
di un bavaglio al concetto di libertà e democrazia sindacale. Un bavaglio che
ricorda tempi oscuri e che viene messo in pratica senza alcuna pietà, tagliando
le corde vocali a chi sta semplicemente chiedendo di poter portare ai tavoli la
voce dei lavoratori che rappresenta, secondo il concetto di rappresentanza più
immediato e basilare per una società democratica.
Mentre
questi personaggi continueranno a sedersi ai tavoli rappresentando solo loro
stessi, Usb continuerà a stare in mezzo ai lavoratori e a battersi contro
questo sistema autoreferenziale e autolegittimante di sindacalismo obbligato a
favore di Cgil-Cisl-Uil.
Coordinamento Usb
Unicoop Tirreno Livorno – 17 giugno 2014