Dopo alcuni
giorni di silenzio necessari per capire l'evoluzione delle intenzioni aziendali
e delle altre sigle sindacali, facciamo uno schematico punto della situazione
dei negozi Coop livornesi riguardo alle aperture del 25 Aprile (ricordando che
l'unico tavolo ufficiale al quale siamo ammessi come Rsu è quello dell'Iper,
mentre negli altri negozi abbiamo nostri delegati ma che purtroppo non vengono
né convocati né ammessi ai confronti con le Direzioni). Prima di passare in
rassegna i vari negozi, le varie posizioni sindacali, e commentare alcuni
aspetti, ricordiamo anche che la contrattazione di queste aperture
(possibili solo in casi eccezionali) è prevista e necessaria secondo
quanto dispone il nostro Contratto Integrativo Aziendale.
Ipercoop
Porta a Terra - Confronto
con i delegati effettuato: delegati Rsu (Usb e Cgil) contrari all'unanimità.
Negozio chiuso.
Coop Via
Settembrini (La Rosa) - Confronto
con i delegati effettuato: delegati Rsa Cgil e Uil contrari, Rsa Cisl
favorevole. L'azienda vuole aprire lo stesso.
Coop Piazza
Mazzini (Porta a Mare) - Confronto sindacale effettuato, secondo un comunicato affisso dalla
Direzione del negozio: delegata Cgil favorevole, negozio aperto.
Coop Via
Toscana (Coteto), Coop Via Anna Frank (Colline), Coop Via Mastacchi (Corea) - Non si hanno notizie di confronti
sindacali, anche questi negozi pare staranno aperti.
Posizioni
delle organizzazioni sindacali:
Cgil - Nessun comunicato ufficiale.
Siamo sempre fermi alla delirante intervista anti-lavoratori del segretario
Franceschini e alla sua intervista successiva (da noi già ampiamente commentata) in cui non ha chiesto scusa e in cui ha legittimato queste aperture
dandole già per assodate prima ancora che venissero effettuati i confronti con
i delegati dei negozi. Ovvio che su questo consenso del segretario della sigla
maggiormente rappresentativa, l'azienda abbia posto la base della propria
decisione.
Cisl - Non pervenuta.
Uil - Ha diffuso un volantino di forte
contrarietà a queste aperture.
Nostre
considerazioni:
- L'azienda,
mascherandosi dietro alle interviste del presidente Lami piene di bontà e di
garanzia di facoltatività per i lavoratori, sta invece in realtà mostrando un
atteggiamento tutt'altro che di benevolenza: vogliono aprire a tutti i costi
e sono pronti a tutto per ottenere il risultato. Altro che "se non ci
saranno le disponibilità da parte dei lavoratori, i negozi rimarranno
chiusi" (parole di Lami), la realtà è ben altra, visto che i lavoratori
per aprire li stanno cercando ovunque e con metodi più o meno espliciti di
pressione rivolti anche a dipendenti che dovrebbero spostarsi a lavorare per
l'occasione in questi negozi per sostituire i loro colleghi che decideranno di
non lavorare.
- A livello
nazionale si è scatenata una polemica tra le grandi cooperative del sistema
Coop Italia in quanto i negozi di Unicoop Firenze e Coop Adriatica rimarranno
tutti chiusi mentre Unicoop Tirreno aprirà: bella figura.
- Questa
prova di forza muscolare da parte dei dirigenti Unicoop Tirreno, in quanto
priva, lo ripetiamo, del consenso sindacale dei rappresentanti dei lavoratori
(Franceschini non lo riteniamo tale), appare ai nostri occhi come gratuita e
stonata rispetto a una data verso la quale si dovrebbe portare rispetto per la storia della Liberazione e della Coop stessa.
Ribadiamo
quindi il nostro invito all'azienda a dimostrare responsabilità, intelligenza e
buon senso revocando le aperture per il prossimo 25 Aprile.
Coordinamento
Usb Unicoop Tirreno Livorno – 13 aprile 2015
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