Si complica la
trattativa Unicoop Tirreno: nessuna garanzia sull'equità di trattamento dei
lavoratori
Passi
indietro nella trattativa per la crisi aziendale di Unicoop Tirreno. Dopo tre mesi
e mezzo e 9 incontri, la cooperativa continua a portare solo parole e zero
certezze.
L'unico dato nuovo
emerso stamani è l'apertura della procedura di mobilità per le uscite
volontarie, peraltro senza precisare l'entità degli incentivi previsti per l'esodo.
La giornata di oggi
ci consegna inoltre l'idea, condivisa da Unicoop Tirreno con le altre
organizzazioni sindacali, di creare un meccanismo progressivo di sospensione
delle parti economiche dell'integrativo che, sommandosi agli effetti degli
ammortizzatori sociali, impatterebbe pesantemente sugli stipendi di fascia
medio-bassa.
Ricordiamo che Usb,
per salvare tutti i posti di lavoro, ha sempre dichiarato la propria
disponibilità a sacrifici, A PATTO CHE i primi a sacrificarsi fossero i
dirigenti e i vertici aziendali, oltre al taglio netto dei tantissimi sprechi e
costi inutili. Questo patto sta venendo meno.
Continuiamo a
rivendicare con forza la piena salvaguardia delle retribuzioni medio-basse,
unica condizione accettabile per poter apporre la nostra firma sull'accordo.
Perché infatti dovremmo firmare gli ammortizzatori sociali, se chi è
responsabile di questa crisi rinuncerà a poco o nulla?
Usb Commercio
12 aprile 2017
12 aprile 2017
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