In
questi giorni ci stanno arrivando, da alcuni reparti dell’iper, notizie di
pressioni subite da diversi dipendenti affinché lavorino obbligatoriamente in
occasione della prossima apertura nel festivo del primo novembre. Addirittura
esponenti aziendali stanno tirando fuori concetti strampalati e privi di ogni
senso su una fantomatica “esigibilità”, per la quale non ci si potrebbe
rifiutare di lavorare.
Cogliamo
quindi l’occasione per ricordare a tutti che lavorare nei giorni festivi è (come sempre è stato) facoltativo,
e che non esiste alcuna logica nelle frasi del tipo “se l’iper sta aperto il
servizio deve essere garantito per forza”, oppure “alcuni settori devono
lavorare obbligatoriamente”. Tanto è vero che in occasione di precedenti
aperture festive, interi reparti sono rimasti chiusi al pubblico per assenza di
personale. Assenza totalmente legittima, frutto di una libera scelta di
lavoratori e lavoratrici. Così come libera è invece la scelta di venire a
lavorare prendendo la maggiorazione dello straordinario festivo (135%).
In
presenza di festivi i nostri turnari devono uscire con la base oraria ridotta
delle ore corrispondenti a una giornata lavorativa (4 ore per un part-time, 6
ore e 20 per un full-time). Base oraria che torna poi quella contrattuale solo
se si decide di lavorare, in
straordinario (previsto dal nostro Ccnl all’articolo 117).
Fra
l’altro, in occasione delle ultime aperture in giorni festivi, sono sempre
usciti verbali in cui era la Direzione stessa a parlare esplicitamente di
facoltatività.
Il primo novembre
ovviamente non fa differenza.
Quello
sulla facoltatività del lavoro nei giorni rossi di calendario è un principio su
cui non dovremo mai arretrare di un millimetro, perché oggi ci propongono
alcune date, ma in futuro le aperture potrebbero riguardare giorni ancora più
sensibili.
Invitiamo
tutti i colleghi a segnalarci anomalie e forzature.
Delegati/e
Rsu Usb
24
ottobre 2012
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