giovedì 28 ottobre 2010

31 OTTOBRE CHIUSI, 7 NOVEMBRE APERTI: LE CONSEGUENZE DELL’ENNESIMO PASTROCCHIO SULLE APERTURE DOMENICALI

Premessa: cronistoria delle versioni sulle aperture domenicali di ottobre e novembre

> Gennaio 2010 - Il calendario annuale delle aperture domenicali 2010 prevede per i mesi di ottobre e novembre le seguenti date: 3 e 10 ottobre, 7 e 28 novembre.

> Estate 2010 – La Direzione dell’Iper fa richiesta di modifica per evitare due giorni di chiusura consecutiva (31 ottobre e 1 novembre) proponendo di cambiare giorno di chiusura dal 31 ottobre al 7 novembre.

> 30 settembre 2010 – Il Comune di Livorno acconsente al cambio disponendolo con l’ordinanza prot. n. 96320.

> 22 ottobre 2010 – Il Comune ribadisce via mail la regolamentazione sancita il 30 settembre.

> 26 ottobre 2010 – Il Comune cambia idea e (sembra sotto forti pressioni del Centro Fonti del Corallo) con l’ordinanza prot. n. 106854 revoca la precedente disponendo la chiusura per il 31 ottobre e l’apertura per il 7 novembre.

A questo punto si scatena il gioco dello scarico delle responsabilità: colpa del Comune? colpa della Galleria? colpa della Direzione? Il nostro giudizio è che la percentuale è da suddividere in 3, visto 1) che se non fosse stata chiesta la modifica si sarebbe evitata tutta questa situazione, 2) che lo scontro Galleria-Iper su chi conta di più ha infastidito notevolmente sia noi sia i nostri colleghi dei negozi del centro commerciale, ma soprattutto 3) che appare vergognoso che un’istituzione come il Comune prenda una decisione come questa ad appena quattro giorni dall’apertura prevista di un ipermercato. Detto questo, ieri le rappresentanze sindacali sono state chiamate dalla Direzione per trovare una soluzione volta a gestire la nuova situazione delle aperture. Dopo ore di confronto siamo giunti al seguente accordo.

- Gestione ore di lavoro già previste per domenica 31 ottobre

Andranno in flessibilità negativa, da recuperare entro il 30 giugno 2011 nel caso in cui non comportino già un pareggio o una riduzione di una flessibilità positiva pregressa. Le modalità dell’eventuale recupero dovranno essere condivise fra il dipendente e gli schedulatori/capi reparto. Per quanto riguarda la barriera casse, queste ore (pur figurando sotto la stessa voce in busta paga) avranno un trattamento ad hoc rispetto alle normali ore di calza che prevedono tempi di recupero più brevi degli 8 mesi stabiliti in questo caso, visto che non sarebbe giusta una diversità di trattamento con gli altri lavoratori dell’Iper nei tempi di azzeramento di queste ore. E’ fatto salvo ovviamente il diritto di chi volesse recuperare il turno di domenica rinunciando magari già in questi 3 giorni (giovedì venerdì sabato) a un riposo previsto. Nota1 – E’ stato importante rifiutare l’idea che questa flessibilità dovesse essere recuperata subito la settimana successiva (o comunque a stretto giro di posta) o peggio che quelle ore venissero gestite con permessi o ferie. Una diluizione nel tempo comporta dei vantaggi, da vari punti di vista. Nota2 – L’unica altra soluzione pensabile (presentarci comunque al lavoro il 31 secondo il turno previsto nonostante la chiusura dell’ipermercato) prospettava dei palesi difetti di fattibilità e di successiva tutela dei dipendenti a fronte di una a quel punto sicura gestione penalizzante da parte dell’azienda.

- Gestione aperture 7 novembre e 28 novembre

Le due domeniche di novembre saranno alternative, nel senso che il dipendente avrà il diritto di lavorarne una sola.

Chi le lavorerà entrambe potrà farlo solo ed esclusivamente su base volontaria e a quel punto la seconda verrà gestita con la retribuzione straordinaria festiva (135%). Anche in questo caso dovrà esserci una gestione condivisa fra il singolo lavoratore e gli schedulatori/capi reparto, con particolare attenzione alla preferenza del dipendente a lavorare in una piuttosto che nell’altra. Nota1 – Siamo partiti chiedendo lo straordinario per il 7 ma ci siamo trovati davanti ad una risposta negativa basata sul fatto che questa non sarà una domenica in più ma rientrerà nel pacchetto numerico di aperture previste a inizio anno. Nota2 – Anche in questo caso è stato importante ottenere che come risarcimento per questo disagio ogni dipendente avesse la garanzia di poter lavorare solo una domenica su due a novembre; garanzia che altrimenti non sarebbe stata riconosciuta dall’azienda come dimostrano i vari mesi in cui ci siamo dovuti sobbarcare due domeniche di lavoro.

Invitiamo i colleghi a prestare massima attenzione alla gestione sia delle ore del 31 ottobre sia delle due domeniche di novembre. Siamo a disposizione per qualsiasi chiarimento.

Rsu

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